L’UNIVERSO FEMMINILE.

Donne, uomini e palestra.

Non c’è nulla di più specifico dell’allenamento di un essere umano. Le differenze tra individui sono infinite e vanno dalla genetica alla morfologia, attaversando l’aspetto psicologico e quello degli obiettivi personali, fino ad arrivare al livello fisico generale e all’esperienza specifica. 

In mezzo c’è un mondo di sfacettature.

Ma la prima grande vera ripartizione di categoria l’abbiamo tra uomini e donne.

In questo articolo propongo alcune riflessioni sul mondo femminile.

Ormoni, cellulite, ritenzione idrica, timore di avere troppi muscoli, di perdere femminilità… sono solo alcuni degli ostacoli che si incontrano lungo il cammino nella preparazione di una donna.

Partendo da dati di fatto supportati da studi scientifici, troviamo il primo punto discriminante: la quantità di testosterone presente nelle donne è pari a un decimo di quella presente nell’uomo. Questo è il motivo per cui il fisico femminile non potrà mai – escludendo l’uso di sostanze dopanti e caratteristiche genetiche particolari – avvicinarsi morfologicamente alla massa muscolare del mondo maschile. 

A questo punto ci si potrebbe domandare se vale la pena impegnarsi in palestra pur avendo un handicap così marcato. In realtà sì, e questo soprattutto perché gli obiettivi dell’uomo e della donna sono, genericamente parlando, di natura completamente diversa.

  • Il motivo principale che spinge una donna in palestra è strettamente legato alla ricerca di un miglioramento estetico del fisico. Il solo aumento della massa muscolare, a favore della diminuzione della percentuale di grasso corporeo, porta a un aumento del metabolismo basale; il che vuol dire, in parole povere, bruciare più calorie a riposo facilitando la strategia del controllo del peso. 
  • Il dimagrimento localizzato sembra non esistere (uso il condizionale per dare la giusta importanza agli innumerevoli studi che lo dimostrano, anche se ne abbiamo alcuni che, almeno in parte, asseriscono il contrario). Ci sono infatti tipologie di fisico che portano ad accumuli adiposi in zone specifiche del corpo, generalmente glutei e cosce per le donne; in questi casi sono necessari stimoli e strategie specifiche per ottimizzare il lavoro in palestra. 
  • Salute: l’allenamento con i pesi combatte i rischi legati all’osteoporosi migliorando la densità ossea; l’attività fisica in generale aiuta il sistema cardiovascolare, la mobilità articolare e, tramite allenamenti mirati su determinati muscoli, migliora la postura e l’equilibrio tra le varie parti del corpo. Sebbene il dimagrimento localizzato, come ho già detto, sia una questione marginale, l’intervento su muscoli target permette invece di intervenire in modo mirato su quelli realmente carenti.

Tra i lati positivi dell’essere donna nell’ambito dell’allenamento fisico, troviamo un catabolismo muscolare minore e una maggiore sopportazione ai volumi di lavoro. 

In definitiva, la decisione di voler introdurre un programma di allenamento per raggiungere risultati estetici e benefici per la salute importanti, deve essere ben ponderata al fine di preparare una strategia mirata ed efficace.

Io, in qualità di personal trainer, ritengo estremamente importante la fase preliminare, che prevede:

  • L’analisi della situazione corporea (plicometria, misure, proporzioni, situazione cardiovascolare, eventuali patologie, ecc.)
  • Abitudini (alimentari, fisiche, di vita, ecc.)
  • La definizione degli obiettivi (benessere generale, dimagrimento, ricomposizione corporea, estetico, recupero da traumi, allenamento funzionale al miglioramento in altri sport, ecc.)
  • Prima scheda di studio per capire esattamente il punto di partenza e consigli alimentari
  • Definizione di un programma personalizzato che tenga conto di tutti i parametri emersi.
  • Corretta esecuzione degli esercizi, incremento costante dei fattori allenanti, controllo del recupero muscolare, suggerimenti alimentari 
  • Aggiornamenti periodici dei dati e conseguente adeguamento del protocollo di allenamento.

Esperienza, aggiornamento continuo e professionalità sono solo una parte di quanto richiesto a un buon preparatore. Le capacità psicologiche e le conoscenze specifiche, per rendere il tutto veramente efficace, devono essere utilizzate con plasticità, in modo da adattare il programma alla vita dell’atleta per rendere il processo fluido, mirato e, soprattutto, bello da seguire.

Se vuoi veramente salire di livello sul piano fisico contattami, parleremo direttamente dei tuoi obiettivi e della tua situazione.